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al testo di Carla Vercelli
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Sovraespone verde rigoglioso l'ex frutteto di peschi e di ciliegi quasi una giungla in stile rococò a misura e prova di buon selvaggio. Liane di arrampicanti bignonie penzolano tra gli aranciati fiori ravvivanti i ceruli pallori della casa liberty anni 'trenta dalle ossidate chiuse tapparelle e i bei cornicioni sbriciolati sotto la scrostatura dei fregi. Avventurosi tordi e rondinelle alle grondaie non nidificano più. Qualche sparuto gattone curioso bighellona nelle erbe alte infestanti fra l'aristocrazia delle paulonie appropinquarsi all'entrata tenta -ove edera colonizza i mancanti intarsi dell'ingresso a vetrata- poi si guarda attorno e se ne va. In notti di scolatura dal tetto in mezzo al cortile -dimenticata la gomma di una ruota di scorta vorticizza tre sprovvedute stelle come fosse un attivo pozzetto invitandole al fantastico viaggio in echi di trascorsa felicità impilata su masserizia antica. -Proprio fino alla sbarrata porta, proprio proprio sino al tempo che passò e non è più, e non è più, e non è più...- un clacson pare imbonisca e dica. |
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